Nella mattinata di sabato 5 novembre scorso i Carabinieri della Stazione di Cagnano Varano sono intervenuti in via Cannesi per un incendio divampato all’interno di un’abitazione. Al termine degli accertamenti sulle cause del rogo i militari hanno deferito in s.l. il proprietario dell’abitazione per furto di energia elettrica e danneggiamento.
Nell’immediatezza dell’intervento veniva richiesto l’intervento dei Vigili Del Fuoco di Vico del Gargano e di personale del 118, atteso che il primo piano della palazzina interessata era completamente avvolto dalle fiamme, mentre il secondo piano era stato invaso da una spessa coltre di fumo. L’intervento dei Vigili del Fuoco permetteva di trarre in salvo l’unica persona presente, che durante le operazioni di spegnimento si era affacciata ad una finestra del secondo piano chiedendo aiuto. Veniva quindi posizionata una scala in quella direzione, che permetteva alla persona di scendere e, una volta in strada, di essere prontamente soccorsa dal personale del 118, già presente sul posto, e trasportata inizialmente all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, per poi essere trasferita presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Paolo di Bari, in prognosi riservata poiché riscontrata affetta da “intossicazione da fumo”. Il malcapitato veniva identificato per colui che aveva in uso detta abitazione, il 36enne pregiudicato D. S. R..
I successivi accertamenti permettevano quindi di rilevare che l’incendio era stato innescato da un corto circuito, provocato da un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica che il suddetto aveva praticato collegando un cavo, che sarà poi definito “inidoneo”, per alimentare di energia elettrica la propria abitazione bypassando il contatore, così come accertato nel corso del sopralluogo, a cui hanno presenziato tecnici dell’ENEL, fatti intervenire proprio per le anomalie riscontrate. Questi ultimi, dopo aver rilevato il pericoloso collegamento, provvedevano a rimuoverlo e a mettere in sicurezza la zona.
L’incendio, oltre ad aver completamente distrutto mobili e suppellettili, ha reso inagibile l’intero stabile, così come quello posto nelle immediate vicinanze, interessato da infiltrazioni dell’abbondante acqua utilizzata per il suo spegnimento.
Per quanto sopra accertato il responsabile veniva deferito in stato di libertà all’A.G. competente per furto di energia elettrica e danneggiamento.