«Le accuse rivolte all’Amministrazione comunale dai consiglieri Marcello Sciagura e Vincenzo Rizzi, con riferimento all’affidamento della gestione dell’impiantistica sportiva comunale, appaiono strumentali e infondate sul piano dei rilievi tecnici, oltre che allarmistiche nella misura in cui viene evocato l’intervento della Corte dei Conti e della Magistratura.
È opportuno infatti ricordare che la procedura di affidamento della gestione dell’impiantistica sportiva comunale, diversamente da quanto accaduto nel passato, è avvenuta attraverso un avviso pubblico per manifestazione di interesse, aperto e trasparente, e non più con una assegnazione diretta. La durata dell’affidamento è di 7 anni e non di 15, come erroneamente affermato da Marcello Sciagura e Vincenzo Rizzi, e la valutazione del valore degli impianti è stata effettuata dal Servizio Lavori Pubblici sulla base della loro condizione attuale, in larga parte fatiscente vista l’incuria in cui erano stati abbandonati nel passato. Su quest’ultimo elemento, peraltro, l’accusa dei due consiglieri comunali appare contraddittoria, dal momento che i consiglieri Sciagura e Rizzi da un lato denunciano una svalutazione degli impianti e dall’altro affermano di “non conoscere il loro valore reale”. Delle due l’una.
Quanto alla contestazione di aver assegnato alle società sportive anche gli spogliatoi, è del tutto ovvio che questi ultimi facciano parte delle strutture sportive oggetto dell’affidamento. Diversamente i fruitori dei campi di calcetto e dei campi da tennis, ad esempio, dovrebbero cambiarsi nelle proprie auto?
La “denuncia” dei due consiglieri comunali, quindi, com’è facilmente intuibile si fonda su considerazioni del tutto strumentali, come ad esempio quella inerente il mancato rispetto delle norme di natura regionale che disciplinano la materia o il non aver considerato nella valutazione l’anzianità di attività delle diverse associazioni sportive. Quest’ultimo, in particolare, è un criterio di cui la commissione ha tenuto conto, come si può evincere dalla lettura dei verbali.
In quest’ottica, “il caso della USAcli provinciale, che per 30 anni ha utilizzato l’impianto di via Severo, espletando anche un ruolo sociale in quella zona, e che oggi è fuori, costretta a sgomberare entro fine ottobre”, è semplicemente il frutto dell’errata tempistica con cui l’associazione ha presentato la sua domanda di partecipazione all’avviso pubblico. In altri termini, se l’USAcli è “fuori” dell’impianto di cui per 30 anni ha avuto la gestione – tra l’altro senza che questa sia mai scaturita da alcun bando o avviso pubblico – è essenzialmente perché ha presentato la sua candidatura oltre la scadenza indicata e ampiamente pubblicizzata dal Comune di Foggia.
Va poi ricordato che l’avviso pubblico del Comune di Foggia offriva la possibilità di candidarsi alla gestione dell’impiantistica sportiva comunale alle Federazioni Sportive e Società Sportive riconosciute dal CONI; agli Enti di promozione, sodalizi e circoli affiliati ad Enti di promozione sportiva; a cooperative, associazioni sportive dilettantistiche, regolarmente costituite, e affiliate a Federazioni Sportive e/o Enti di promozione sportiva riconosciute dal CONI; raggruppamenti e consorzi tra due o più soggetti regolarmente costituiti nei limiti e nei modi previsti dalla normativa vigente. I criteri di attribuzione dei punteggi sono stati quelli della qualità della proposta gestionale, del livello della struttura tecnico-sportiva, l’importo dell’investimento, l’esperienza maturata, l’anzianità dell’attività. È dunque abbastanza chiaro che, al contrario di quanto sostengono i consiglieri Sciagura e Rizzi, quella messa in campo dall’Amministrazione comunale è una procedura aperta, trasparente, mai adottata nel passato, finalizzata a restituire protagonismo al mondo dell’associazionismo sportivo della città ed a sottrarre gli impianti sportivi di proprietà comunale all’incuria in cui sono stati lasciati sino ad oggi. È inoltre opportuno sottolineare che le società che hanno partecipato all’avviso pubblico hanno assicurato nella loro proposta tutta una serie di migliorie all’impiantistica di cui, alla scadenza dei sette anni di affidamento, beneficerà il Comune di Foggia».