Orsara hashtag #fucacoste: ecco la Notte delle notti Non si pagherà per l’ingresso al paese né per i parcheggi, servizio bus-navetta

orsara-fucacoste-2015-collage-2L’hashtag per lanciare l’evento sarà semplicemente #fucacoste, che significa falò e rimanda alla Notte delle Notti, quella dell’1 novembre, quando Orsara si accenderà attraverso le 1000 luci dei fuochi e delle fiammelle che brillano all’interno delle zucche antropomorfe. L’Amministrazione comunale e tutta la Comunità orsarese sono già al lavoro per il giorno più lungo e la notte più luminosa dell’anno. Come ogni volta, l’1 novembre di Orsara sarà ricco di iniziative già dal mattino, con le visite guidate, il laboratorio d’intaglio delle zucche, la possibilità di gustare a pranzo le tipicità del paese e altre iniziative che saranno presto dettagliate con la pubblicazione del programma ufficiale. Non si pagherà né per l’ingresso al paese né per i parcheggi. Soltanto coloro che arriveranno più tardi e dovranno posteggiare il proprio autoveicolo anche a grande distanza dal paese, potranno usufruire se vorranno di un servizio navetta che li porterà in paese: chi ne fruirà dovrà versare solo un piccolo contributo.
AL RINTOCCO DELLA CAMPANA L’ACCENSIONE DEI FUOCHI. Il momento più suggestivo si vivrà attorno alle ore 19: al rintocco delle campane della Chiesa Madre, saranno accesi i falò che illumineranno il paese. Da quel momento, avrà inizio la lunga notte dei Fucacoste e cocce priatorje (Falò e teste del Purgatorio), con l’apertura degli stand enogastronomici e l’inizio degli spettacoli.
A mezzanotte, tornerà a calcare le vie di pietra del paese “La processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie”, un’antichissima usanza ripristinata lo scorso anno. I confratelli incappucciati, completamente vestiti di bianco, si avvieranno dall’antica Chiesa dei Morti e attraverseranno il paese accompagnandosi, come vuole la tradizione, alle anime dei defunti. La processione della mezzanotte dell’1 novembre è un’usanza che, secondo le fonti più accreditate, risale al diciottesimo secolo. E’ una tradizione che ha più di 300 anni. Gli incappucciati, con loro, portavano delle zucche-lanterna.