“L’Opera Salesiana a San Severo” è il nuovo libro di Camillo Antonio Rago, docente di lettere e già preside della locale scuola media “Palmieri”, socio fondatore del Centro di Ricerca e Documentazione “Storia Capitanata”, che verrà presentato lunedì 17 ottobre 2016, alle ore 18.30, presso la Biblioteca comunale “Minuziano” di San Severo.
Un lavoro frutto di un’intensa attività di ricerca ricco di testimonianze di coloro che hanno fatto parte del circolo giovanile “don Bosco” ubicato agli inizi del ‘900 presso l’Istituto Salesiano di San Severo. Negli anni 50-60 molti bambini-adolescenti della città venivano mandati a lavorare nelle fornaci ed è proprio a questi giovani ragazzi, analfabeti, senza alcuna formazione ed educazione, e dediti, molto spesso, anche a piccoli furti e angherie di ogni genere che si è rivolta l’azione di don Bosco attraverso l’apostolato, l’accoglienza e la formazione.
«A monte sta un minuzioso e competente lavoro di ricerca che raccoglie un’imponente documentazione e restituisce alla memoria della collettività un tassello della sua irripetibile storia», commenta Giuseppe Clemente, presidente del Crd – Storia Capitanata, nella presentazione del libro. Dopo una breve descrizione della difficile situazione socio-economica di San Severo tra l’ultimo decennio dell’800 e i primi anni del 900, Rago passa ai rapporti che intercorsero tra alcuni personaggi di San Severo, tra cui don Francesco Saverio Nardella, la contessa Assunta Fraccacreta e don Michele Rua, successore di don Bosco e Rettore Magifico dei Salesiani. «La vita dell’Istituto, come quella dell’Asilo infantile e dell’Oratorio delle figlie di Maria Ausiliatrice – si legge nella presentazione – fu segnata dagli eventi del Paese, dai contrasti politici locali e, soprattutto, dalle due guerre mondiali, ma riuscì sempre a riprendersi e a proseguire la sua opera benemerita, fino al naturale esaurirsi della sua funzione con le migliorate condizioni sociali ed economiche del Paese».
«Ciò che resta dell’Istituto Salesiano – si legge nel testo – è un luogo della memoria, della nostra memoria, non certamente istituzionalizzato e celebrato come i castelli svevi e i siti archeologici di cui è ricco il territorio, ma pur sempre ricco di storia, una storia certamente piccola, ma importante per la collettività, e, come tale, andrebbe preservato».
Oltre all’autore, interverranno Giuseppe Clemente, presidente del Crd, e Celeste Iacovino, assessore alla Cultura del Comune di San Severo. La presentazione del libro, edito da CDP Service, è organizzato dal Crd – Storia Capitanata e dal Comune di San Severo.