Dopo l’1-1 della settimana scorsa a Matera, per il Foggia di Stroppa arriva anche il primo stop casalingo, contro l’Akragas, in uno Zaccheria per l’ultima volta senza tifosi. Diciamo subito che non è stata una gran partita quella disputata dai padroni di casa, imbrigliati nel primo tempo dai siciliani, tutti rannicchiati nella propria metà campo, a difesa di un pari che è oro colato per i ragazzi allenati da Mister Di Napoli. Arbitraggio decisamente insufficiente, vista la scarsa propensione del direttore di gara , sig. Schirru di Nichelino, a sanzionare il gioco eccessivamente falloso della compagine isolana. Nei primi 45′, comunque, rossoneri decisamente sotto tono e poco incisivi, tanto da rischiare addirittura di capitolare tra il 40′ ed il 41′, prima con un tiro di Coppola deviato da Guarna e con un colpo di testa di Salvemini, poi, che non inquadra la parta. Alla ripresa del gioco i Satanelli spingono e vanno subito a rete con Vacca , al 47′, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Si fa vedere Mazzeo che prima manda alto sulla traversa (49′) ed al 52′ colpisce il palo su calcio di rigore conquistato da Rubin. Al 62′ , prima ammonizione comminata a Vacca per proteste e girandola di cambi, da ambo le parti, a caccia della svolta. Il risultato , però, non cambia , in particolare per qualche leziosismo di troppo e la mancanza di cinismo dei rossoneri nei 16 metri finali. Al triplice fischio finale nervi tesi tra i ragazzi di Stroppa, per il secondo giallo sventolato forse ingiustamente a Vacca, durante il recupero, sempre per proteste. Il Foggia conserva in ogni caso la testa della classifica, in coabitazione con il Lecce, fermato sul 2-2 a Vibo Valentia.
Umberto della Martora