All’indomani della pausa estiva riprese le attività di confronto con il territorio, le assemblee dei mesi scorsi hanno suscitato e risvegliato l’interesse della base alla partecipazione attiva alla vita dell’organizzazione.
Domenica 26 è stata la volta di Deliceto che, al latere della iniziativa di Campagna Amica in uno alla Giornata del Ringraziamento, ha visto il confronto sul tema cerealicolo, non a caso è una delle realtà a grande vocazione cerealicola ed in particolare di grano duro. Al centro sempre il mercato che stenta a riprendersi. Al riguardo il direttore Errico ha sottolineato che da parte del mondo industriale inizia ad affiorare qualche preoccupazione. Non ci si potrà più rifugiare nella mancanza di proteine nel prodotto, atteso che quello proveniente da più parti del mondo contravviene a tutti gli standard di qualità obbligatori nel nostro paese, e che il mondo agricolo ha sempre urlato di produrre qualità e di rispettare le norme, evidentemente non veniva raccolto da nessuno, ma finalmente qualcosa sta accadendo, le autorità di controllo stanno dando segnali concreti al riguardo, anche il prodotto trasformato se “ben analizzato” dà alla luce le discrasie e le contraddizioni. Di ciò naturalmente Coldiretti se ne prende merito, e l’abnegazione così come la tenacia alla fine iniziano a far vedere la luce. Basta agli alibi, ora i contratti di filiera diventano il vero strumento democratico, non a favore di qualcuno dei contraenti, ma in primis a tutela dei consumatori e soprattutto per salvaguardare sempre più il nostro Made in Italy.
L’impegno è continuato venerdì 30 settembre in quel di Casalnuovo Monterotaro, dove in occasione del Convegno “ Problematiche e Sviluppo in Agricoltura” Coldiretti ha ancora una volta posto al centro dello stesso le motivazioni dell’attuale situazione di stallo del mercato, ma anche le prospettive che ora si delineano alla luce della incessante attività sulla partita grano, infatti la manifestazione di fine luglio a Bari ha aperto la mobilitazione, non è stata una giornata di protesta e basta. Grande consenso raccolto dalla platea non solo targata Coldiretti, segno che gli altri ci guardano. E fanno bene!!
L’occasione è stata propizia per incontrare subito dopo un folto numero di Giovani che non si sono accontentati del Convegno, hanno voluto saperne di più, anche sulla vita dell’Organizzazione e su Impresagiovani.