I Carabinieri della Stazione di Cerignola, all’esito di una serrata attività di indagine conseguente ad attività informativa di iniziativa, congiuntamente a personale del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari, hanno tratto in arresto in flagranza di reato VIRGILIO Michele, classe ’90, VIRGILIO Riccardo, classe ’93, e DALESSANDRO Savino, classe ’70, cerignolani, per coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana in concorso con l’aggravante dell’ingente quantitativo.
I militari operanti, in una zona compresa tra Cerignola e Loconia, nel corso di un’ accurata perlustrazione da terra e dall’alto, si imbattevano in una immensa coltivazione di marijuana occultata alla perfezione tra le campagne a ridosso del fiume Ofanto e la vegetazione spontanea del medesimo corso d’acqua.
All’esito di una immediata attività di indagine, i Carabinieri individuavano i responsabili dell’illecita coltivazione mentre erano intenti ad occuparsi del raccolto.
I Carabinieri, quindi, intervenivano per bloccare gli stessi e ne scaturiva un inseguimento che, nonostante l’estremo tentativo di guadagnare la fuga da parte dei tre in direzioni diverse, culminava con il loro arresto a seguito del quale venivano associati presso la casa circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
All’esito della convalida dell’arresto, i tre sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
La piantagione scoperta è risultata composta da quasi 1600 piante di cannabis indica di un’altezza media di 3-4 metri, per un peso complessivo di oltre 3,5 tonnellate. Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro.
Le analisi del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri di Foggia hanno permesso di stabilire che da quanto sottoposto a sequestro era possibile ricavare poco meno di 77 kg di principio attivo puro nonché circa 3 milioni di dosi medie singole, sulla base delle tabelle ministeriali.