Nella giornata di ieri, a seguito di segnalazione che all’interno di un locale commerciale denominato ”Il Gufo”, attualmente in stato di abbandono, ubicato in località Borgo Segezia, vi soggiornavano alcuni stranieri che potevano detenere delle armi veniva approntato un mirato servizio investigativo. Il personale operante dopo avere posto in essere un minuzioso servizio di osservazione accedeva all’interno della struttura ove procedeva al controllo di quattro stranieri identificati per MANDRESCU Paul, nato a Galati (Romania) classe 1990, ALEXA Roberto Laurian, nato a Braila (Romania) classe 1994, RAMETA Armand, nato a Tirana (Albania) classe 1991, MYFTARAJ Merlin, nato ad Elbasan (Albania) classe 1989 . Gli stessi, all’interno del box, che al momento si presentava con le porte aperte, erano intenti a manipolare delle piante di marijuana, nello specifico stavano effettuando la divisione delle foglie e delle influorescenze dal fusto . Nel box venivano rinvenute numerossisime parti di piante di marjuana sciorinate in essiccazione su fili di nylon tesi tra una parete e l’altra, inoltre, per terra, si rinvenivano numerosissime foglie di marijuana e di fluorescenza, che erano state già staccate dai fusti della pianta, mentre all’esterno dello stesso box in ferro, si rinveniva steso su un telaio, fluorescenza di marijuana già essiccata, il tutto per un peso complessivo di 100 chilogrammi così ripartiti: Kg 20 di foglie essiccate di marijuana; kg 8,200 di fluorescenze di marijuana; kg 71,800 di parti di piante di marijuana in fase di essicazione. La perquisizione estesa all’area circostante e nello specifico al cortile adiacente di pertinenza della pizzeria “Il Gufo” dove, a ridosso di due materassi completi di coperte, verosimilmente utilizzati dagli stessi per riposarsi, veniva rinvenuto, occultato sotto un pannello di legno, ma di facile accesso, un fucile carabina semiautomatica di fabbricazione belga, marca Browning cal. 30.06, con matricola parzialmente abrasa NX515, completo di 4 cartucce dello stesso calibro nel caricatore
Sulla base degli elementi acquisiti le quattro persone venivano tratte in arresto.
Il MANDRESCU e il MYFTARAJ risultavano avere a proprio carico un’ordinanza di divieto di dimora in Bari e Foggia emessa dal Gip di Foggia a seguito di recente indagine svolta dalla Squadra Mobile sul fenomeno dei furti di rame.