Di seguito, una nota del presidente del Gruppo Area Popolare, Giannicola De Leonardis.
“La Summer school della Fondazione ‘Costruiamo il futuro’ di Maurizio Lupi è stata un’utile e necessaria occasione di confronto e riflessione non solo inerente le prospettive del nostro partito, ma della politica italiana. Una politica che è orfana del riferimento di una grande area moderata, popolare, liberale, riformista, oggi dispersa e frazionata in mille rivoli. Una politica schiacciata e compressa tra opposti estremismi, e un vento di antipolitica, populismo e demagogia sfruttato approfittando della lunga crisi economica e del malcontento derivante da un quadro confuso e ricco solo di incognite ed emergenze (ma che non può garantire alcuna risposta concreta e non può presentare alcuna visione omogenea e alcun programma credibile di governo, a ogni livello). Un’area di responsabilità: la responsabilità verso il paese che ha portato alla nascita del Nuovo Centrodestra e al sostegno di governi di diversa impronta politica in un momento drammatico della nostra storia recente; la responsabilità che ha poi dato vita ad Area Popolare, ulteriore tappa di un percorso in divenire, certamente pieno di difficoltà ma al quale chi come me crede nei valori della dottrina sociale della Chiesa, della famiglia, della solidarietà, del sostegno alle persone ai margini, ha scelto di non sottrarsi.
Mentre l’attenzione dei media è concentrata unicamente sulle alleanze e sulle appartenenze, Area Popolare continua ad essere invece impegnata sui programmi, sugli interventi da mettere in atto, sulle risposte da dare alla comunità, nell’immediato e in prospettiva. Anche in Puglia, dove la nostra opposizione si sta distinguendo sin dall’inizio della nuova consiliatura proprio per la responsabilità e la franchezza, che ci ha portato per esempio a portare il nostro proficuo contributo per l’approvazione della legge che ha introdotto il Reddito di Dignità, una significativa boccata d’ossigeno per tante famiglie pugliesi in gravi difficoltà; ma anche a manifestare apertamente il nostro dissenso rispetto alla bozza di Piano di riordino ospedaliero, per fare un altro esempio. Una scelta che non guarda solo all’immediato ma appunto al futuro. Per il bene dei pugliesi e degli italiani”.